La lunghezza focale - La scelta dell'obiettivo fotografico

La lunghezza focale

In questa pagina intendo chiarire cosa intendiamo per lunghezza focale. Ebbene la lunghezza focale non è nient'altro che la distanza, misurata in mm, tra il centro ottico di un obiettivo fotografico con il fuoco all'infinito e il piano della pellicola o del sensore nel caso di fotocamere digitali. Da notare che ho parlato di centro ottico, questo perché esso non coincide sempre con il centro del nostro obiettivo come nel caso degli obiettivi a focale variabile (i comunissimi zoom)  i quali sono composti non da una lente bensì da un gruppo di lenti.
Spero che il grafico chiarisca meglio delle parole scritte.
Grafico lunghezza focale


i quadrati indicano l'angolo di campo.
Dalla lunghezza focale dipenderà l'angolo di campo, ovvero l'ampiezza dell'area che verrà ripresa dalla nostra foto. più lunghezza focale avremo più piccolo sarà il nostro angolo di campo, viceversa a meno lunghezza focale corrisponderà un angolo di campo più ampio. Si parla spesso infatti di obiettivi grandangolari e tele-obiettivi. Si intuisce che un grandangolare avrà minore lunghezza focale rispetto a un tele.

In questa oscena foto di windows ho applicato dei quadrati trasparenti per meglio far capire cosa intendo per angolo di campo. Con un obiettivo di grande lunghezza focale avremo un angolo di campo molto ridotto (il quadrato più interno della foto) mentre un obiettivo a focale corta ci fornirà un angolo di campo ben più ampio (il quadrato più esterno).

La lunghezza focale di un obiettivo influenzerà inoltre la distanza del fuoco e la luminosità del nostro obiettivo (ovvero l'apertura massima di diaframma, vedi altro mio articolo, Lo scatto).
Un obiettivo grandangolare (lunghezza ridotta) ci permetterà di mettere  bene a fuoco sia un oggetto molto vicino alla lente che uno molto lontano, ovvero la distanza minima di fuoco sarà molto ridotta, per queste ragioni gli obiettivi grandangolari sono particolarmente indicati per foto di tipo macro. Usando un tele, invece avremo una distanza minima di fuoco maggiore ed aumenterà in maniera proporzionale all'aumentare della lunghezza focale del nostro obiettivo.

La luminosità di un obiettivo, la sua apertura massima - il rapporto focale

Abbiamo detto che la lunghezza focale di un obiettivo influenza la luminosità dello stesso. Vediamo in che modo. Innanzitutto per luminosità di un obiettivo intendiamo l'apertura massima del suo diaframma (vedi Lo scatto), più un obiettivo permette un apertura ampia di diaframma più sarà luminoso e ci permetterà di scattare con tempi di otturatore brevi (vedi Lo scatto). Per calcolare l'apertura massima di diaframma di un obiettivo si usa il cosiddetto rapporto focale, ovvero rapporto tra la lunghezza focale e il diametro della lente più esterna di un obiettivo. Quindi l'apertura massima di diaframma di un obiettivo è uguale alla lunghezza focale diviso il diametro della lente. Ne consegue che  a parità di diametro della lente, più piccolo sarà il valore della lunghezza focale più avremo un valore basso di apertura di diaframma, quindi più sarà grande la sua apertura (vedi Lo scatto) e più luminoso sarà il nostro obiettivo.

Obiettivi a focale fissa e obiettivi a focale variabile - I diversi tipi di obiettivi




Obiettivo a focale fissa di una olympus pen apertura 1.9
Esistono obiettivi a focale fissa e obiettivi a focale variabile. La differenza è che usando un obiettivo a focale variabile, possiamo cambiare la lunghezza focale dello stesso senza dover cambiare l'obiettivo, sono i comunissimi zoom.
Mentre usando un obiettivo a focale fissa, non possiamo variare la sua lunghezza focale se non sostituendo l'obiettivo stesso.






2 obiettivi zoom analogici

un tele zoom analogico, apertura 4.5
Obiettivo a focale variabile/zoom digitale. Apertura 3.5/5.6
Se gli obiettivi zoom sono senza alcun dubbio molto più versatili rispetto a quelli a focale fissa, di contro sono costituiti solitamente da un gruppo di lenti e questo incide in maniera negativa sulla qualità dell'immagine. Infatti, più contorto sarà il percorso che la luce compie dall'entrata dell'obiettivo fino al nostro sensore o pellicola, più perdita di qualità fotografica avremo. Se questo viaggio che intraprende la luce per divenire foto, sarà lineare avremo sicuramente guadagnato notevolmente in qualità dell'immagine.
C'è da dire però che gli obiettivi a focale fissa hanno un prezzo decisamente più alto rispetto agli zoom e che quindi il loro utilizzo è spesso penalizzante per fotografia di tipo amatoriale.
Cercherò adesso di spiegare meglio come influenza in termini di resa d'immagine la lunghezza focale di un obiettivo.
Come spiegato prima, la lunghezza focale si esprime in mm. Faccio subito un chiarimento di tipo tecnico; le indicazioni in mm che seguiranno si riferiscono ad obiettivi per fotocamere analogiche di tipo 35mm (le classiche reflex a pellicola), pertanto se parlo di un obiettivo a lunghezza focale 50mm, sto parlando di un obiettivo per fotocamere reflex analogiche. Infatti essendo i sensori delle fotocamere digitali più piccoli delle pellicole, l'indicazione di focale 50mm non risulterebbe corretta. Faccio questa scelta perché in gergo fotografico, quando si parla di lunghezza focale si parla in termini di fotocamere tradizionali a pellicola 135 mm. Quindi se voglio comprare un obiettivo per la mia fotocamera digitale, quando vado in negozio parlerò di obiettivo 50mm anche se questo valore non coincide realmente con la lunghezza focale di un obiettivo digitale.
Detto questo, inizio subito dicendo che un obiettivo la cui lunghezza focale è di 50 mm è detto normale, perché il suo angolo di campo è molto simile a quello della visione dell'occhio umano. Ne consegue che un obiettivo a lunghezza focale superiore a 50 mm, sarà un tele e uno con lunghezza inferiore a 50mm sarà un grandangolo.
Gli obiettivi 50mm, sono molto versatili in quanto "vedono" in maniera simile ai nostri occhi. Normalmente sono molto luminosi e si adattano abbastanza bene a quasi tutte le nostre esigenze fotografiche.
I teleobiettivi permettono di fotografare soggetti distanti, ingrandendoli. Sono obiettivi poco luminosi è il risultato qualitativo delle foto scattate con questi obiettivi non è di elevato pregio. Spesso necessitano di supporti esterni per evitare che le foto vengano mosse. Sono utilizzati nella caccia fotografica nelle foto di tipo sportive, talvolta nei ritratti (tele non troppo spinti) e nelle foto dei paparazzi.
I grandangolari sono obiettivi molto luminosi e che fotografano in modo più ampio rispetto alla nostra visione. Esistono anche grandangoli molto spinti, i cosiddetti fish-eye, il cui angolo di campo è così ampio che l'immagine viene deformata, vi porto una foto di esempio.
esempio di foto con fisheye tratta da: http://igoadiputro.wordpress.com
Normalmente i grandangolari vengono usati per fotografare i paesaggi, gli interni delle case (infatti se fotografo una stanza con un grandangolo, essa apparirà più grande rispetto alla realtà), non sono molto indicati per i ritratti, in quanto deformano la prospettiva e pertanto appariranno i lineamenti deformati, per la stessa ragione vengono utilizzati per ricreare effetti di caricatura del volto umano. Sono spesso utilizzati nelle foto di nudo (per esempio permettono di esaltare la lunghezza delle gambe) e permettendo di fotografare da molto vicino sono molto utili nella fotografia macro.
Personalmente adoro i grandangolari ma hanno lo svantaggio di essere gli obiettivi più cari in assoluto.

Detto questo, anche se un obiettivo è progettato per specifici scopi fotografici, questo non vuol dire che non si possa utilizzarlo per altri scopi. Alla fine è sempre la nostra creatività a decidere sul risultato finale della foto. A questo proposito vi mostro un ritratto realizzato utilizzando un grandangolare, anche se di norma non si fanno ritratti con questo tipo di obiettivi.