domenica 3 luglio 2011

Intervista a un fotografo di nudo "con una testa da Pornografo Malinconico" : Luca Rubbi

Foto di Luca Rubbi
Questo blog, come avrete notato, ha un carattare prettamente didattico. Imparare a fare foto, non vuol dire semplicemente saper controllare la profondità di campo, saper ottenere una bella esposizione, se così fosse saremmo invasi esclusivamente da immagini orribili, le stesse che si vedono dai parruchieri, tanto per aver un riferimento. Proprio per questa ragione in quasi tutti i miei post (anche quelli più tecnici) cerco sempre di mostrare e farvi intuire come io costruisco un'immagine, ebbene questo non basta, infatti è anche fondamentale conoscere molti altri fotografi. Per questa ragione ho deciso di fare delle interviste ad alcuni fotografi che reputo particolarmente importanti per capire quella che io definisco "la poetica dell'immagine".
Il primo fotografo che ho l'onore di presentare sul mio blog si chiama Luca Rubbi. Io lo considero uno dei migliori fotografi contemporanei italiani. In questo periodo in cui la fotografia digitale ha consegnato fotocamere nelle mani di chiunque, generando un'infinità di immagini orribili, è molto importante non perdere di vista le Foto con la f maiuscola e quelle di Luca Rubbi sono delle gran Foto.
Ecco l'intervista:
Foto di Luca Rubbi

Da quanto tempo ti occupi di fotografia?

Credo di essere un raro caso, mi sono interessato prima da un punto di vista teorico, studiando il linguaggio e la tecnica diciamo dai 14 anni, poi nel 1982 ho cominciato a praticarla, mio padre mi regalò una reflex, avevo 17 anni.

Per una certa fase iniziale però, era adombrata dalla pittura che praticavo fin da giovanissimo, credo che solo alla fine degli anni 80 sia diventata quella che ho da un pezzo definito come la mia Magnifica Ossessione.


Guardando le tue foto si nota un grande uso del grandangolo, che rapporto hai col grandangolo?

"Il grandangolo è come la droga, lo usa chi non ce la fa", questa è la citazione da un articolo di Ando Gilardi pubblicato su Progresso Fotografico negli anni 90, è la mia bibbia, sia ben chiaro che io la amo immensamente la mia droga.
Detto questo, io sono tendenzialmente un grandagolarista, perchè sono un fotografo intimista, mi piace "esserci", poi certo amo molto i normali e non disdegno i mediotele, ma hanno un incidenza relativa nella mia fotografia, il corpus è sostanzialmente grandangolare, anche molto corto.

Cos'è per te il bianco e nero?

Il bianconero è la Fotografia, per quanto abbia praticato per più di venti anni il colore, ed ancora oggi col digitale qualcosa butto fuori, tendenzialmente mi annoia.
Io penso bianconero, devo fare uno sforzo per vedere un'immagine a colori, quindi bisogna che ci sia proprio tanto colore!

L'erotismo secondo Luca Rubbi?

Io faccio foto di nudo ma con una testa da Pornografo Malinconico, ho un mio stato figurativo che è legato all'accettazione di quello che vogliono fare i soggetti ripresi, è noto che io non impongo mai posture ne alcuna idea, quello lo lascio fare agli altri, a me basta il mio modo, condizione sufficiente ed indispensabile per arrivare all'energia delle persone.
Se le ragazze trasmettono erotismo quello verrà fuori indiscutibilmente, se invece non è nella loro natura uscirà qualcosa d'altro, per me è lo stesso, non mi interessa sedurre.


Cosa pensi dell'uso di software per l'editing fotografico?

Quando lavoravo esclusivamente in analogico, utilizzavo PhotoShop per ottenere dei files che assomigliassero alle mie stampe, col digitale dopo una prima fase critica, sono riuscito a fare si che i files non sembrino delle cose diverse da originali provenienti da pellicola, ma oltre questo niente, faccio quello che potrei fare in camera oscura, la Fotografia è una cosa ben precisa, non è un'immagine, un'illustrazione che cambi a tuo piacimento, in questo sono un'integralista non modifico niente.

Cos'è un immagine erotica?

Credo sia qualcosa che evoca anzichè mostrare, ma ribadisco che io preferisco la pornografia, amo l'esplicito sempre e comunque, per quanto poi come già detto mi adatti al livello del pudore delle donne ritratte, questo rimane un punto fermo assoluto, altra cosa non amo vedere le stesse in atteggiamenti sottomessi, schiave o semplici corpi oggetto, per me sono creature e soprattutto persone, c'è sempre una ricerca ritrattistica molto intensa anche nelle foto più estreme.
Poi certamente, sono ricordato soprattutto come fotografo erotico...

Mi pare di notare nei tuoi scatti un binomio eros/tanathos... amore e morte, un pò come negli scatti di Araki, quanto ti rivedi nella mia intuizione?

Completamente, ti dirò a titolo di curiosità, a cavallo tra gli anni 80 e 90 realizzai tutto un lavoro in riferimento ad Amore e Morte di Giacomo Leopardi, influenzato dal mio fotografo preferito, Robert Frank e dalla sua tremenda immanenza tragica, ho ancora tutta una serie di negativi, con doppie esposizioni ed incisioni e scritte, forse un giorno le mostrerò.
In ogni caso, siamo vivi e amiamo e moriremo, questo non può non emergere nella Fotografia, è il senso stesso della vita, e la sua terribile bellezza.


Foto di Luca Rubbi










7 commenti:

  1. La sua mano è semplicemente l'estensione della sua mente onirica e per poter apprezzare a pieno i suoi lavori bisognerebbe incontrarlo almeno una volta...per poter capire da dove nascono quelle sue foto che ti "rapiscono"..e ti lasciano a bocca aperta...di fotografi con un talento naturale così cristallino ne nascono pochi...

    RispondiElimina
  2. ...definire la pornografia ARTE la dice lunga sui tempi in cui ci muoviano.

    De gustibus...

    RispondiElimina
  3. Definire QUESTE fotografie arte la dice lunga sui tempi in cui ci muoviamo
    De gustibus.......

    RispondiElimina
  4. Io credo che l'arte no sia per tutti, bisogna avere grande sensibilità e umiltà per riuscire ad ottenere giovamento ed arricchimento da essa. Continuo a sostenere che Luca Rubbi sia un Grande Fotografo e ha una sensibilità artistica di grande pregio, benché proponga immagini forti.
    @ Juri sono purtroppo non avuto modo di conoscerlo personalmente (ho solo scambiato 2 chiacchiere con lui su internet e l'ho intervistato) mi piacerebbe conoscerlo anche se credo che le sue foto siano di una potenza incredibile, anzi come direbbe lui "strong" e questo credo che sia abbastanza oggettivo, è un grande artista.

    RispondiElimina
  5. E'vero l'arte non è per tutti, artista non si diventa o si è o no......nessuna via di mezzo.
    Si può migliorare l'occhio affinare la sensibilità e la tecnica ,produrre qualcosa di buono..........questo però non c'entra con l'arte.
    Il Rubbi è un buon fotografo e questo è indubbio ma neanche lui sono convinto userebbe per definire le sue foto la parola arte;imho sono in qualche caso ottime foto e nemmeno tanto originali (le "suicide girls" esistono da tempo).
    Questo non toglie niente all'autore anzi, ma i superlativi e certe definizioni lasciamole per favore ad altri episodi.
    Eppoi cosa significa l'arte non è per tutti......
    e la fotografia allora è da considersi arte??
    Risponda la prego sig. Salvatore.
    Emanuele Gatti.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  7. @ Emanuele Gatti,
    perché mai non dovrebbe essere un'arte quella fotografica? Riguardo a rubbi credo che lui si definirebbe come si è già definito, un pornografo. Su questo le do ragione. Il punto è che chi crea qualcosa il cui fine ultimo è la contemplazione dell'oggetto creato, allora quest'opera ha un valore artistico poi potrebbe anche non piacere a nessuno, questo è un altro discorso. Nel caso di Rubbi credo che le sue immagini piacciano. Ovvio Rubbi propone immagini forti ma comunque credo che pochi fotografi possano permettersi di fotografare come lo fai lui. "L'arte non è per tutti" per quanto possa sembrare snob, è un dato oggettivo, significa semplicemente che non tutti sono in grado di apprezzarla.
    Spero di essere stato esaustivo.
    SB

    RispondiElimina